Il 2023 è stato un anno di forte flessione per mutui e compravendite, ma i dati in risalita nei primi mesi del 2024 fanno ben sperare per un anno di ripartenza per entrambi i comparti.
Lo scorso anno, come citato dall’ultimo report del Notariato in relazione alle compravendite di immobili, mutui, donazioni e alle operazioni societarie, e dal rapporto immobiliare 2024 curato dall’Osservatorio del mercato immobiliare in collaborazione con l’Abi, sono stati registrati dati in netta flessione rispetto al 2022 sia per i trasferimenti di proprietà sia per il finanziamento degli acquisti degli immobili.
Insomma, terminato l’effetto rimbalzo, quasi tecnico, successivo al blocco forzato del 2020, l’attività ha risentito delle difficoltà economiche, dell’innalzamento dei costi e dell’impennata dei tassi dei mutui. Con il nuovo anno, però, qualcosa sembra essere cambiato.
Come è iniziato il 2024
L’analisi sul mercato condotta da Facile.it e Mutui.it rileva la presenza di chiari segnali positivi per il nuovo anno. In particolar modo, la richiesta di mutui casa è aumentata del 17% nei primi quattro mesi rispetto allo stesso periodo del 2023. A crescere è anche l’importo medio richiesto (+1,9%) e il valore medio degli immobili oggetto di mutuo (+2%).
Facile, peraltro, capire il perché. Secondo i due siti, infatti, a contribuire in modo decisivo all’aumento delle richieste di finanziamenti per la casa è stato il miglioramento delle condizioni economiche dei mutui, soprattutto per quanto riguarda i tassi fissi.
Le migliori offerte disponibili oggi per un mutuo standard da 126 mila euro in 25 anni, vedono infatti i TAN partire dal 2,59%, con una rata mensile di 571 euro che è 90 euro in meno rispetto alla miglior rata disponibile a maggio 2023. Il tasso fisso è oggi quasi la metà di quello variabile e, in fondo, questo spiega anche per quale motivo nel primo quadrimestre del 2024 la quasi totalità delle richieste, per la precisione il 98,3%, siano state rivolte proprio al tasso fisso.
Come era andato il 2023
Può a questo punto essere utile riepilogare brevemente come fosse andato il 2023, anno in cui secondo il Notariato le erogazioni di finanziamenti casa avevano fatto registrare una diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente, con un numero di operazioni pari a 322 mila unità, contro le oltre 435 mila nel 2022 e le 386 mila nel 2019.
Passando alle compravendite immobiliari, il Notariato informa invece come dalle 589.486 operazioni del 2022 si sia passati alle 547.838 del 2023, con una diminuzione complessiva del 7%. Il calo delle compravendite della prima casa è stato pari al 10% per gli acquisti da privati e al 22,5% per gli acquisti da impresa. Meglio è invece stato l’andamento del comparto delle seconde case, con una flessione rispettivamente pari al 2,4% e al 2,7%.
Per quanto infine concerne i prezzi, i dati raccolti dal Notariato suggeriscono come nel 2023 il valore medio di scambio degli immobili si sia assestato a quota 154.416 euro, in riduzione rispetto ai 158.074 euro del 2022 e ai 155.118 euro del 2021.