La Legge di Bilancio 2024 ha apportato alcuni aggiornamenti al quadro normativo fiscale sul settore edilizio e immobiliare. Abbiamo cercato di riassumere brevemente quali sono i più importanti.

Ritenuta sui bonus edilizi

La prima novità riguarda il fatto che dal prossimo primo marzo sarà previsto un aumento della ritenuta d’acconto sui bonifici per i bonus edilizi, che passa dall’8% all’11%. La variazione impatta sui conti delle imprese edili, considerato che genera un effetto sulla loro liquidità a immediata disposizione.

Plusvalenze cessione immobili

Per gli immobili diversi dall’abitazione principale e non acquisiti mediante successione, su cui sono stati effettuati degli interventi agevolati con il Superbonus 110%, la Legge di Bilancio ha previsto una plusvalenza del 26% generata dalla vendita nei successivi 10 anni. In particolare, nel caso in cui gli interventi agevolati si siano conclusi entro 5 anni dall’atto della cessione, non si terrà conto delle spese relative a tali interventi nell’eventualità che il beneficiato abbia scelto la strada della cessione del credito o dello sconto in fattura, mentre nel caso in cui gli interventi agevolati si siano conclusi da più di 5 anni, si terrà conto del 50% di tali spese se si sia beneficiato dell’incentivo al 110% e siano state esercitate le opzioni di cessione del credito o di sconto in fattura.

Fondo di garanzia per la prima casa

Viene estesa la validità del Fondo di garanzia per la prima casa fino al 31 dicembre 2024, con garanzia massima dell’80% sulla quota capitale dei mutui. Sono inoltre stanziati altri 282 milioni di euro per il 2024, con particolare attenzione alle famiglie numerose, intendendo per tali quelle che hanno tre figli di età inferiore a 21 con ISEE non superiore a 40.000 euro annui, quattro figli di età inferiore a 21 anni con ISEE non superiore a 45.000 euro, o cinque o più figli di età inferiore a 21 anni con ISEE non superiore a 50.000 euro.

Cedolare sugli affitti brevi

Per gli affitti brevi, la nuova Legge di Bilancio ha stabilito un’aliquota della cedolare secca al 26%. Rimane comunque la possibilità di applicare la vecchia aliquota del 21% per la prima unità immobiliare posta in locazione.

Verifiche catastali

Infine, ricordiamo come la Legge di Bilancio 2024 abbia previsto che l’Agenzia delle Entrate effettui verifiche catastali sugli immobili che hanno subito frazionamenti, fusioni o cambi di destinazione d’uso, tali da richiedere l’aggiornamento catastale. In caso di mancata presentazione dei dati catastali, i beneficiari del Superbonus potrebbero dunque finire sotto il riflettore del Fisco.

L’Agenzia delle Entrate può però inviare al contribuente un’apposita comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo, qualora nei casi oggetto di verifica non risulti presentata la dichiarazione.

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